Dal New York Times, nuove ombre su Yonghong Li: dubbi sulle proprietà dichiarate dal presidente del Milan.
Proprio quando si credeva risolta una volta per tutte la parentesi economica del Milan, con la ricerca di un nuovo Fondo disposto a rifinanziare il debito dei rossoneri e il business plan presentato all’UEFA, dall’America si è sollevata una nuova nube di dubbi che circonda Yonghong Li, il presidente del Milan costantemente sotto la lente d’ingrandimento dopo l’acquisizione del club dalle mani di Silvio Berlusconi.
New York Times, nuove ombre sulle finanze di Yonghong Li
Secondo l’inchiesta condotta dal New York Times, il patrimonio dichiarato di Yonghong Li nasconderebbe qualche ombra che non può lasciare tranquilli: “Mr. Li non è mai stato nominato nella lista degli uomini più ricchi del suo paese. Il suo impero, descritto agli ufficiali della federazione italiana, è stato indicato in possedimenti minerari. […] Ma secondo alcuni documenti, Mr. Li non sarebbe il proprietario delle miniere che lui stesso ha indicato come di suo possesso. Ma nonostante ciò, dalla società hanno fatto sapere che le proprietà di Mr. Li sono state verificate dagli avvocati e dalle banche coinvolte nell’operazione di acquisizione del Milan“. Secondo quanto riportato dal quotidiano statunitense, le miniere dichiarate da Yonghong Li nel corso dell’ultimo anno hanno cambiato ben quattro proprietari senza però alcuna transazione economica.